martedì 27 settembre 2011

RADIO SCRIBACCHIARE [6]

Dedicata a chi sta occupando le prime pagine dei principali quotidiani da troppo tempo.  




Bob Dylan
Changing of the guards
Album: Street Legal (1978)

Testo tradotto:

CAMBIO DELLA GUARDIA
Sedici anni,
sedici bandiere unite al di sopra del campo
dove il buon pastore soffre.
Uomini disperati, donne disperate, divisi,
aprono le loro ali sotto le foglie cadenti.

La fortuna chiama,
io avanzai uscendo dalle ombre verso il mercato,
mercanti e ladri, assetati di potere, la mia ultima mano andata via.
Lei ha un profumo dolce come i prati dove è nata,
alla vigilia dell'estate vicino alla torre.

La luna dal sangue freddo,
il capitano attende alla celebrazione
inviando i suoi pensieri ad una fanciulla amata
il cui viso d'ebano è oltre la comunicazione.


Il capitano è giù ma ancora crede che il suo amore verrà ripagato.
Le hanno rasato la testa,
lei era divisa tra Giove ed Apollo.
Arrivò un messaggero con un usignolo nero.


La vidi sulle scale e non potei fare a meno di seguirla,
seguirla oltre la fontana dove le tolsero il velo.
I miei piedi incespicarono.
Corsi oltre la distruzione nei fossati
con i punti ancora cuciti addosso
sotto un tatuaggio a forma di cuore.


Preti rinnegati e giovani vedove infedeli
porgevano i fiori che io volevo darti.
Il palazzo degli specchi
in cui si riflettono 'dog soldiers',
la strada senza fine ed il lamento delle campane,
le stanze vuote dove il ricordo di lei è custodito
e dove le voci degli angeli sussurrano alle anime di tempi precedenti.

Lei lo fa svegliare
quarantotto ore più tardi, il sole sta per sorgere
nei pressi di catene spezzate, lauro di montagna e rocce che rotolano.
Lei supplica di sapere quali misure prenderà lui adesso.
Lui la butta giù e lei si aggrappa ai suoi lunghi riccioli biondi.

Signori, disse lui,
non ho bisogno della vostra organizzazione, ho lustrato le vostre scarpe,
ho smosso le vostre montagne e segnato le vostre carte
ma il paradiso è in fiamme, o vi preparate ad essere eliminati
oppure i vostri cuori devono avere il coraggio per il cambio della guardia.

Pace verrà
con tranquillità e splendore su ruote di fuoco
ma non ci porterà ricompense
quando i falsi idoli di lei cadranno
ed una morte crudele si arrenderà
con il suo fantasma pallido che batte in ritirata
tra il re e la regina di spade.

lunedì 26 settembre 2011

A SERGIO BONELLI



Se non avessi mai letto LUI, scritto da LEI,
non avrei mai tentato di fare questo lavoro.

GRAZIE!

Ci mancherà.

domenica 25 settembre 2011

A COME ALBERO?


Ti ricordi quando alle elementari ti insegnavano le lettere associandole ad un oggetto o ad un essere vivente?
Oggi, 25 settembre 2011, scrivendo in Google Italia una lettera dell’alfabeto si scopre a quale nuova parola è associata.
Di seguito abbino la lettera alla prima parola trovata dal motore di ricerca (quindi la più ricercata, clikkata o desiderata dal popolo italiano).

A = alice
B = bresciaoggi
C = corriere
D = dizionario
E = ebay
F = facebook
G = google
H = hotmail
I = il meteo
J = juventus
K = keepvid
L = libero
M = meteo
N = netlog
O = oz
P = pagine bianche
Q = quiubi
R = ryanair
S = subito.it
T = traduttore
U = unicredit
V = virgilio
X = xbox
Y = youtube
Z = zara

Se sta cosa può avere un senso (io la trovo almeno alquanto curiosa)... 
a te le conclusioni!
(se vuoi, scrivile nella sezione post che poi ne parliamo)

venerdì 23 settembre 2011

BRUUUUUUCE...


...Happy Birthday!

VISIONI FILMICHE [3]

Dopo la triste notizia della morte di Bonatti, mi sono rivisto i due film che reputo i migliori riguardo la montagna, l’arrampicata e la filosofia che porta un uomo a rischiare la vita su delle pareti rocciose oltre i seimila metri.


Il primo film, che occupa anche il gradino omonimo sul mio podio personale, è LA MORTE SOSPESA.
Resoconto dettagliato, raccontato dai protagonisti, della prima arrampicata per conquistare la cima del Siula Grande, Ande peruviane, da parte di Joe Simpson e Simon Yates. Era il 1985.
Mai film è stato così coinvolgente e veritiero nel raccontare i silenzi, la solitudine, i crepitii del ghiaccio e la drammaticità di un’ascensione e soprattutto della discesa verso il campo base.
Non anticipo nulla perché la storia è facilmente reperibile e facilmente rovinabile.
Consiglio: guardati il film e poi leggiti l’omonimo libro/diario di Simpson.


Al secondo posto, del mio podio personale, si piazza NANGA PARBAT.
Uscito l’anno scorso, 2010, ovunque tranne che in Italia (a parte sporadici eventi di super nicchia).
E’ reperibile, per ora, solo in lingua originale, tedesca, sottotitolato in italiano.
Cosa efficacissima visto che la storia narra di due scalatori Sud Tirolesi (lo so, dovrebbero parlare in italiano, in quanto italiani, ma sappiamo com’è la storia) e gli attori sono tutti tedeschi o austriaci e quindi parlano il loro bell’idioma, guadagnando in veridicità.
Nel film viene raccontata la spedizione tedesca, del 1970,  per giungere sulla vetta del Nanga Parbat, in Pakistan, salendo dalla parete Rupal (4500 metri di ghiaccio verticale).
Il suddetto monte è sempre stato considerato come una montagna impossibile (o meglio “del Destino”) per i tedeschi in quanto nessuno, nelle spedizioni precedenti, era mai riuscito a conquistarla da quel versante mentre le altre spedizioni, da altri versanti, furono sempre contraddistinte da gravi perdite e difficoltà.
Qui, invece, i due fratelli Messner (Reinhold e Gűnther), insieme ad altri scalatori, riescono nell’impresa ma, per i due italiani, si conclude in modo molto drammatico e quasi incredibile.
In termini alpinistici salirono dalla parete Rupal, mai scalata da nessuno, e discesero dal versante Diamir, mai fatto fino ad allora, dovendo dormire per due notti a 6000 metri (altezza denominata “Zona della Morte”, in quanto il fisico umano restando per un tempo prolungato in quel luogo pian piano marcisce) senza nessuna attrezzatura se non una piccozza a testa.
Un’avventura talmente incredibile che per anni Reinhold ha dovuto combattere perché l’impresa venisse accettata e non considerata come una storia inventata e provare che gli eventi che l’hanno segnata fossero dovuti a una tragedia imprevista e non un ad un gesto di ego smisurato.
Anche qui non ti spiego cosa è accaduto che se no ti rovino la storia.
A differenza del primo film qui la componente narrativa è più marcata così come la colonna sonora che a volte disturba il silenzio della scalata e la drammaticità degli eventi.
Comunque un film da vedere perché ciò che viene narrato (benissimo) è accaduto ed è stato vissuto da persone reali che ancora oggi arrampicano o promuovono l’arrampicata Vera e la giusta mentalità legata all’alpinismo, uno stile che dovrebbe imparare anche chi va in montagna per rifugi o solo per un picnic.

Chi abbia provato, anche solo per una volta, a salire una semplice parete in una palestra all’aperto non può non avvertire un brivido lungo la schiena e una sensazione di libertà e complicità con i protagonisti di queste due pellicole.

Per concludere allego alcuni link dove puoi ascoltare alcuni brevi racconti di vita e di montagna dalla voce di due tra i più grandi alpinisti italiani.

Walter Bonatti

Reinhold Messner

Messner e Bonatti insieme

Ci si vede in quota!

lunedì 19 settembre 2011

RADIO SCRIBACCHIARE [5]

Qui piove.
Delicatamente.
Spero anche da te. 
Così puoi ascoltare questa canzone osservando dalla finestra il mondo che si pulisce, o almeno ci prova.



Peter Gabriel
Here comes the flood
Album: Peter Gabriel I "car" (1977)

Testo tradotto:

ARRIVA IL DILUVIO
Quando la notte arriva
i segnali delle radio aumentano
le cose strane
vanno e vengono, come preallarmi
Stelle di mare insabbiate non hanno posto dove nascondersi
aspettando ancora l’alta marea pasquale
Non c’é nessuna direzione, non possiamo
neanche scegliere da che parte stare.

Ho preso il vecchio percorso
le spalle vuote, attraverso le acque
sulle alte scogliere
stavano invecchiando, figli e figlie
Il mondo di giada sotterraneo stava cavalcando alto
onde d’acciaio scagliavano metallo nel cielo
come unghie che affondano nelle nuvole, la pioggia
era calda e inzuppava la folla.

Signore, arriva il diluvio
Diremo addio alla carne e al sangue
e se i mari saranno silenziosi
e ci saranno sopravvissuti
saranno coloro che hanno rinunciato alla loro isola per sopravvivere
Bevetelo tutto, sognatori, vi state prosciugando.

Quando il diluvio chiama
non hai casa, non hai muri
nella burrasca
Sei un migliaio di menti, in un lampo
non aver paura di piangere per quello che vedi
gli attori sono andati, restiamo solo io e te
se molliamo prima dell’alba, loro
useranno tutto quello che noi eravamo.

Signore, arriva il diluvio
Diremo addio alla carne e al sangue
e se i mari saranno silenziosi
e ci saranno sopravvissuti
saranno coloro che hanno rinunciato alla loro isola per sopravvivere
Bevetelo tutto, sognatori, vi state prosciugando.

mercoledì 14 settembre 2011

CIAO WALTER!

 
" Signore delle cime
su nel Paradiso 
lascialo andare 
per le Tue montagne."
 
 WALTER BONATTI
1930 - 2011

lunedì 12 settembre 2011

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI [4]

Quarto attrezzo.
APOCALYPSE NOW


Da anni sono affascinato, turbato e conquistato da questa opera che mi ha permesso, oltre allo scoprire ogni volta che la vedo nuovi messaggi/significati/tecnicismi/colori/luci e ombre,  di allargare i miei orizzonti trovando altro materiale strettamente o anche marginalmente legato al film.
Di seguito i componenti della mia fissazione.



Apocalypse Now Redux.
Preso in DVD dopo aver avuto la grande fortuna (anagrafica) di poterlo vedere al cinema e dopo aver pronunciato a me stesso la frase “questo è il primo e ultimo DVD che prendo!”. Regola infranta dopo neanche una settimana.
 
L’originale l’avevo visto, prima della riedizione “nuova guida” allungata, in VHS noleggiata dalla mia mamma al Top Music (ma ci sono ancora dei videonoleggi non elettronici e non legati a delle catene multinazionali?), mentre ero a casa ammalato.
Frequentavo la terza media.
Non lo capii del tutto ma mi innamorai dei monologhi di Kurtz/Brando e dell’esecuzione rituale del Bufalo Indiano.
(diciamo che, con il senno di poi, facevano parte di quei primi contatti con un certo tipo di filosofia “orientale” che mi hanno invogliato a conoscere e poi a viaggiare verso quei territori)

II°


Edizione 2DVD 
contenente i due film (l’originale + il REDUX) con commento per entrambi i film di Coppola e una serie di documentari e scene tagliate.
Qui dentro c’è tutto! (Il Blu Ray non lo considero perché non c’ho il lettore)

III°


Diario dall'Apocalisse.
Scritto dalla moglie di Coppola (Eleanor) durante la lavorazione del film.

IV°



Hearts of darkness.
DVD che contiene alcune cose del diario di Eleanor riproposte in salsa documentaristica. Quasi più avventuroso del film stesso. Da vedere!




Libro fotografico, biografico, tecnico e poetico su, e di, Vittorio Storaro
(che poi mi incuriosiva anche perché ha creato dei veri capolavori con Bertolucci).
Opera che parla di scrittura (quindi interessante a priori), non quella formata da parole ma quella che puoi comporre con la luce, gli elementi ed i colori.
Libro meraviglioso per tanti aspetti.
Soprattutto per l’analisi breve, ma da un punto di vista inusuale, di tutti i film a cui ha partecipato Storaro come direttore della fotografia. Per citarne alcuni: Apocalypse Now, Ultimo Tango a Parigi, Novecento, Il Te nel deserto, Dick Tracy, Reds, L’ultimo imperatore, LadyHawke … and match more!
Correlato da un DVD dove l’artista ci racconta la sua filosofia lavorativa e le sue teorie legate alla fotografia cinematografica.

VI°



Cuore di Tenebra.
L’opera da cui tutto è nato.



Ed il viaggio continua…

Nel caso tu non sapessi cos'è la CASSETTA DEGLI ATTREZZI vai al post omonimo numero 1.

giovedì 8 settembre 2011

FOTO CHE RACCONTANO [3]

India 2008
Monsone.

No Photoshop No cut out
Amritsar, Punjab.
All'alba piovve per quatto ore.
Alla fine tutte le strade della città erano così.
Ci furono quattro morti.
Totalmente impreparati, anche per fotografare con attenzione.

No Photoshop No cut out
Agra. Uttar Pradesh. Tre giorni dopo Amritsar.
Visuale dal Pullman di linea.


Licenza Creative Commons

sabato 3 settembre 2011

DICE IL SAGGIO... [2]




La loro musica è effimera come un fumetto della Marvel,
ma così vivida come un vecchio cartone animato in Technicolor.
Lester Bangs




venerdì 2 settembre 2011